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Microeconomia: il Mercato

Lo strumento principale utilizzato nell’analisi economica è il modello, una rappresentazione semplificata della realtà e dei fenomeni sociali che consente lo studio, l’osservazione e, in alcuni casi, la predizione di ciò che avviene intorno a noi. L’efficacia di un modello deriva dall’eliminazione dei dettagli irrilevanti. In generale, adotteremo il modello più semplice che sia in grado di descrivere gli elementi essenziali della situazione oggetto di analisi e procederemo, poi, con l’aggiunta di nuove variabili che andranno, si a complicare la situazione, ma anche a rendere il modello stesso più realistico. È importante, a questo punto, distinguere tra variabile esogena e variabile endogena: la prima è predeterminata da fattori non discussi nel modello; la seconda, invece, è determinata da forze in questo descritte.

In economia sono considerati due i principi che regolano il comportamento umano:

  • Il principio di ottimizzazione: gli individui cercano sempre di scegliere le migliori combinazioni di consumo possibili
  • Il principio di equilibrio: i prezzi variano finché la quantità domandata e la quantità offerta di un bene non si eguagliano

Andiamo a vedere un po’ di concetti basilari.

La massima somma di denaro che un individuo è disposto a pagare è definita, in economia, “prezzo di riserva”; questo può anche essere interpretato come il prezzo in corrispondenza del quale, per un individuo, è indifferente acquistare o non acquistare un determinato bene.

La curva di domanda mette in relazione la quantità domandata di un bene e il suo prezzo; rappresenta, quindi, quale è la quantità del bene in questione che i consumatori domandano in corrispondenza di ciascun possibile prezzo. Come è possibile immaginare, ha inclinazione negativa (se un bene costa di più, le persone ne comprano di meno). La curva di offerta, che esprime la relazione tra quantità offerta e prezzo di un bene, invece, nel breve periodo, è disegnata come una linea verticale.

Si chiama “prezzo di equilibrio” quel prezzo in corrispondenza del quale la quantità domandata e quella offerta si eguagliano. Questo rappresenta una situazione di equilibrio in quanto, in quel punto, né i consumatori, né i produttori sono incentivati a modificare il loro comportamento. Gli equilibri possibili sono più di uno e dal loro confronto si scopre come varia il prezzo di equilibrio al variare delle condizioni di mercato; ad occuparsi di questo è la statica comparata. L’equilibrio che si determina in un mercato concorrenziale, cos’ come quello che si determina in caso di monopolista discriminante, è Pareto-efficiente. Un’allocazione si definisce Pareto-efficiente quando non è possibile migliorare la situazione di qualcuno senza peggiorare quella di qualcun altro.

Benedetta Canfora

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